Da Bologna alla Cina con 60 voli diretti
È stato presentato all’aeroporto Marconi il nuovo pacchetto di voli che da giugno 2018 collegherà Bologna con la Cina. Hangzhou, Nanchang, Shenyang, Taiyuane Xi’an: queste le cinque città in collegamento con lo scalo bolognese, per un totale di 60 voli in arrivo e altrettanti in partenza, con le rotte, operate dalla compagnia Blue Panorama Airlines, che saranno gestite dal tour operator cinese Phoenix Trave Worldwide. L’obiettivo ora sarà quello di attivare i voli di linea sulle nuove rotte cinesi, senza limitarsi a un servizio incoming – come avverrà il prossimo anno – ma anche outgoing, per gli italiani intenzionati a recarsi in Cina per lavoro o turismo. L’avvio delle nuove tratte, in ogni caso, contribuisce a incrementare il network di destinazioni offerte dall’aeroporto Marconi, che negli ultimi anni ha iniziato a investire nelle rotte turistiche con i paesi orientali. Il primo volo diretto da Nanchang atterrerà sotto le Due Torri il 15 giugno 2018; il 17, invece, sarà la volta del boeing proveniente da Hangzhou, città di sei milioni di abitanti a 140 chilometri da Shangai e area d’origine della maggior parte della comunità cinese residente in Italia. Dopo altri due giorni, sbarcheranno i passeggeri provenienti da Shenyang, principale centro finanziario del Paese, e poi ancora quelli di Taiyuan, hub stradario e ferroviario nel nord della Cina, paragonato, per caratteristiche logistiche, al capoluogo emiliano. Il 23 giugno 2018 atterreranno invece i cinesi di Xi’an, la Silicon valley d’Oriente, anche sede del famoso «esercito di terracotta». La sequenza dei voli si ripeterà fino all’11 ottobre, ma il programma potrà subire un’estensione anche nei mesi successivi. Le tratte Bologna-Cina arrivano dopo un importante traguardo già raggiunto dall’aeroporto Marconi, cioè la certificazione d’accoglienza Welcome Chinese della Chinese tourism academy, il riconoscimento governativo cinese che certifica l’offerta di servizi aeroportuali pensati per i passeggeri e in grado di favorire scambi con il mercato cinese.