Si aprono le porte della borsa per IEG Fiera di Rimini-Vicenza

Si aprono le porte della Borsa per Italian Exhibition Group, la società nata dall’unione delle fiere di Rimini e di Vicenza. Il debutto è fissato per il 6 dicembre, dopo che il gruppo ha ottenuto da Consob il nullaosta al prospetto informativo e da Borsa Italiana l’ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie sul mercato telematico azionario (MTa) e, ricorrendone i requisiti, sul segmento Star di Borsa Italiana. Il flottante deriva da un collocamento privato riservato a investitori qualificati in Italia e istituzionali esteri di azioni ricavate da un aumento di capitale e dalla cessione di quote da parte di Rimini Congressi e Salini Impregilo. In base alla forchetta di prezzo prevista all’avvio del collocamento (tra un minimo di 3,70 euro per azione e un massimo di 4,20) il Comune di Rimini dovrebbe incassare dall’operazione circa 18 milioni di euro. Nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017, Ieg ha registrato ricavi per 130,7 milioni, un Ebitda di 23,2, un Ebit di 13,2 e un risultato netto di 9,2 milioni.

Le bioplastiche della Bio-On per il «personal care» di Unilever

Le bioplastiche della Bio-On per il «personal care» di Unilever

Saranno le bioplastiche della bolognese Bio-On il componente base, addensante o stabilizzante, di tutti i prodotti «personal care» del colosso multinazionale Unilever. Si parla di brand mondiali come Mentadent, Dove, Glysolid, Sunsik e Zendium, dunque di volumi imponenti e di numerose applicazioni da sviluppare partendo dalle microperle biodegradabili di origine vegetale a base del biopolimero brevettato poliidrossialcanoati (PHAS) di Bio-On. A questo scopo le due società hanno siglato un accordo di collaborazione che apre prospettive globali all’azienda bolognese quotata al mercato Aim. Unilever ha annunciato di voler sostituire tutte le materie prime derivate da idrocarburi con prodotti biodegradabili entro il 2030.

La Popolare di Sondrio entra nel capitale di Cassa di Cento

La Banca Popolare di Sondrio ha formalizzato l’acquisizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento della maggioranza delle azioni della banca centese che vanta 160 anni di Storia. L’operazione, avviata un anno fa con la firma di una lettera d’intenti, porterà tendenzialmente l’istituto valtellinese al 100% del capitale della Cassa di Risparmio di Cento Spa. La Popolare di Sondrio è uno dei primi gruppi bancari a livello nazionale per reputazione, solidità e redditività e rappresenterà, sostiene un comunicato, per la Cassa di Cento «un’occasione di sviluppo ulteriore».

Bologna città e prima collina al top dei redditi nel 2017

È on line il Rapporto dell’Ufficio statistica della Città metropolitana che, a partire dai dati diffusi dal Mef nei mesi scorsi, elabora un’approfondita analisi sui redditi nei comuni della città metropolitana di Bologna (le dichiarazioni prese in esame sono quelle presentate dalle persone fisiche nel 2017 con riferimento all’anno di imposta 2016). Nell’area i contribuenti sono oltre 765.000 per 19,2 miliardi di euro di reddito complessivo e un reddito complessivo medio per contribuente di 25.083 euro, più alto del 10,3% rispetto a quello regionale (22.736 euro) e del 21,5% rispetto alla media nazionale (di 20.640 euro). L’analisi conferma l’addensamento dei redditi medi più alti nell’’area centrale – il capoluogo e i comuni della prima corona, in particolare collinare – che tende a rappresentare un tratto strutturale della distribuzione geografica del reddito nel tempo. Qui ricadono tutti i dieci comuni in cui il reddito medio per contribuente risulta superiore alla media metropolitana. Il reddito medio più alto (29.518) si registra nel 2016 nel comune di Monte San Pietro, mentre San Lazzaro di Savena (primo nel 2015) passa al secondo posto, e Bologna, con 27.127 euro, scende al terzo. Il reddito medio più basso (18.947 euro) si registra nel comune di Castel d’Aiano. La concentrazione dei redditi medi inferiori alla media nazionale nelle zone montane rappresenta un secondo tratto strutturale della distribuzione geografica del reddito a livello metropolitano.

Sonia Bonfiglioli prima donna eletta imprenditore dell’anno

Sonia Bonfiglioli, presidente e amministratore delegato di Bonfiglioli Riduttori, è il vincitore nazionale del premio «L’imprenditore dell’anno» di Ernst e Young. È la prima donna in 22 anni ad ottenere il riconoscimento, riservato a imprenditori italiani alla guida di aziende con un fatturato di almeno 25 milioni di euro che abbiano saputo creare valore, con spirito innovativo e visione strategica, contribuendo alla crescita dell’economia. Bolognese e ingegnere meccanico, Sonia Bonfiglioli è l’imprenditrice dell’anno 2018 «per aver portato, con determinazione e tenacia, il gruppo, fondato dal padre nel 1956, ad affermarsi come una realtà mondiale fra le più importanti del proprio settore – recita la motivazione della giuria –. Capace di raccogliere e affrontare le sfide dettate dai tempi promuovendo ricerca e innovazione, ponendo sempre al centro il fattore umano». Ma c’è anche un altro imprenditore bolognese premiato: è Marco Bernardi di Illumia, scelto nella categoria Innovation e Digital transformation. «Una sorpresa – spiega Bernardi – anche perché noi vendiamo energia elettrica e gas e non possiamo offrire un’innovazione di prodotto in quanto tale: è stata premiata un’attitudine, la nostra capacità di creare un ambiente che cerca di stimolare l’innovazione partendo dall’attenzione alle persone. Siamo stati i primi a vendere l’energia abbinandola alle lampadine a led.

Compravendite immobiliari a Bologna penalizzate dal fenomeno locazioni

Sul versante immobiliare a Bologna il 2018 finirà peggio di come era iniziato. È l’analisi del terzo Osservatorio Immobiliare di Nomisma che mette in luce «nel secondo semestre dell’anno una battuta d’arresto del mercato residenziale rispetto alle prospettive evidenziate nella prima parte dell’anno». In particolare, Nomisma rileva «un forte spostamento» della domanda di compravendite verso la locazione, che torna sui livelli di 4 anni fa. Una dispersione dovuta a due componenti, «strutturali e congiunturali». Il primo riguarda la «la difficoltà per nuclei con minori capacità reddituali di accedere alla proprietà, anche a causa dell’impossibilità di accedere a un mutuo», mentre la seconda è determinata «dalla forte pressione di domanda per la locazione, sostenuta dalla locazione turistica, che sta ingessando anche il mercato della compravendita».

Il boom del traffico passeggeri tonifica il bilancio del Marconi

Il traffico ai massimi storici fa volare gli utili dell’Aeroporto Marconi Bologna. Nei primi nove mesi del 2018, i passeggeri sono infatti stati circa 6,4 milioni (+2,3% rispetto al 2017), nonostante quattro giorni di chiusura a settembre. Il trend di crescita si è confermato anche in ottobre. I ricavi consolidati sono stati 83,2 milioni, +13,2% sull’anno scorso con un utile netto di gruppo salito a 14,6 milioni, rispetto ai 13,6 del 2017. I risultati sono stati approvati dal consiglio d’amministrazione che ha anche cooptato Marco Troncone, in sostituzione di Livio Fenati che si era dimesso.

Fico scommette sulla Cina e lancia un parco divertimenti

Il parco agroalimentare di Bologna, festeggia un anno di vita con numeri molto positivi, in linea con le aspettative di 12 mesi fa: 2,8 milioni di presenze, il 70% delle quali da fuori città, un fatturato complessivo di circa 50 milioni e un indotto di oltre 23 sul territorio. I dati sono stati presentati dall’a.d Tiziana Primori e dal presidente di Fondazione Fico, Andrea Segré. Per il futuro, Fico guarda al mercato cinese con cui, ha spiegato la Primori, «sono già in corso ragionamenti su spazi e interlocutori». Secondo alcune anticipazioni di stampa si starebbe pensando ad esportare l’esperienza proprio in Cina, dove, come ha confermato l’ambasciatore italiano Francesco Sequi, «c’è la certezza che Fico possa espandersi. Inoltre, nella cittadella bolognese verranno realizzato un hotel a 4 stelle e un parco attrazione per famiglie del gruppo Zamperla.

Patto per il lavoro, per i giovani arrivano altri 260 milioni di euro

Un patto da 260 milioni di euro dedicato alle fasce più verdi della popolazione emiliano-romagnola – e ribattezzato «Giovani Più» – è stato siglato dalla Regione con i firmatari del Patto per il Lavoro del 2015; fornirà ai ragazzi maggiori opportunità, competenze e servizi nella ricerca o nella creazione di occupazione di qualità, non precarie e con la giusta retribuzione. L’accordo è stato sottoscritto da Regione, Province, Comuni capoluogo, sindacati, associazioni di imprese e di professionisti, Terzo Settore, Atenei, Ufficio scolastico regionale, Abi e Unioncamere. «Dal 2015 – osserva il presidente Stefano Bonaccini – la Regione ha investito per i giovani circa 650 milioni di euro: confermiamo questo investimento e facciamo di più, investendone altri 260 con l’obiettivo di creare più lavoro stabile e adeguatamente retribuito».

Chiuso il buco della banca, Unipol torna a vedere l’utile

Il gruppo bolognese Unipol ha chiuso i primi 9 mesi dell’anno con un utile di 843 milioni di euro, a fronte di una perdita di 229 milioni nello stesso periodo del 2017, esercizio su cui hanno pesato i costi di ristrutturazione del comparto bancario. L’utile, spiega una nota, beneficia di una plusvalenza di 309 milioni legata alla cessione di Popolare Vita. La raccolta a parità di perimetro sale del 5,1% a 8,6 miliardi di euro mentre l’indice di solvibilità regge allo spread, salendo nel terzo trimestre da 160 a 161%. Quanto alla controllata assicurativa UnipolSai, nei primi 9 mesi ha chiuso con un utile di 862 milioni di euro, doppio rispetto ai 430 milioni dello stesso periodo del 2017.