ll Motor Show lascia Bologna e va a Modena, in primavera

Motor Show lascia Bologna e si trasferisce a Modena, aspettando di capire se le sirene milanesi nei confronti della kermesse inizieranno a farsi sentire in modo più chiaro. Con il trasferimento a Modena, dal 16 al 19 maggio 2019, il salone dell’auto perde le caratteristiche, e probabilmente anche il riconoscimento internazionale di salone dell’auto ma acquista quello del festival della Terra dei motori. Una metamorfosi radicale voluta da BolognaFiere non solo perché il rilancio sperato non è mai arrivato (l’ultima edizione ha fatto perdere 1,7 milioni di euro) ma perché si è ritenuto che quella formula non funzionasse più: anche alla luce dei minori spazi che potrebbe mettere a disposizione il quartiere fieristico bolognese. Non è detto infatti che altre fiere non decidano di provarci. Pare che quella di Milano stia lavorando a un progetto che possa competere con Parigi e Francoforte. Con il gradimento di molte case automobilistiche. «La concorrenza è sempre positiva, se qualcuno vuole affacciarsi su questo mondo è libero di farlo», commenta il direttore generale di BolognaFiere Antonio Bruzzone che ha presentato il nuovo corso proprio a Milano insieme al presidente della Regione Stefano Bonaccini e al sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli. Il nuovo Motor Show sarà una kermesse «diffusa» nel cuore della Motor Valley, dentro i padiglioni della fiera ma anche all’autodromo e in quel circuito museale, sia pubblico che privato, che testimonia la storia motoristica di questo territorio e che attira già tanti turisti grazie ai pacchetti messi a punto dalla Regione dopo l’Expo di Milano.