Aumenta il divario salariale fra i dirigenti e gli operai

Dirigenti sempre più ricchi, e operai più poveri rispetto alla media regionale. Se gli stipendi crescono a macchia d’olio in tutta Italia, in città è chi sta al vertice a registrare l’incremento maggiore rispetto al 2016 (+1,9%). Al contrario, invece, di chi si trova in fondo alla catena di montaggio, dove gli aumenti vanno a rilento (+0,2%). E in alcuni casi, se si confrontano i dati del capoluogo felsineo con le altre otto province della nostra regione, la crescita delle buste paga arretra. A dirlo è il 24esimo Rapporto sulle retribuzioni di Od&M Consulting, la società specializzata di Gi Group, sui primi sei mesi dello scorso anno. Tra gennaio e giugno 2017 il salario di chi dirige è di circa 133.495 euro. Ma gli operai registrano risultati peggiori. Anche la loro busta paga è cresciuta nel 2017: in Italia è aumentata dell’1,1%, mentre in Emilia-Romagna e sotto le Due Torri non si è superato lo 0,2%. Un operaio nel capoluogo felsineo riceve il 3,4% in meno rispetto alla media dell’Emilia-Romagna e finisce l’anno con una retribuzione fissa di 27.322.